Individuale, collettiva, globale: la rappresentazione di malattie e i suoi sensi traslati. La malattia prima di tutto è un’esperienza individuale, poiché ricorda la finitezza di ogni essere biologico. La malattia è un’esperienza collettiva. Sebbene sia solo il malato a dover affrontare individualmente la sua difficile condizione esistenziale e fisiologica, al processo di terapia e guarigione partecipano intere comunità. La malattia in alcuni casi è un fatto locale, a volte espressa attraverso i nomi propri, come: ebola, febbre della Rift Valley, febbre maculosa delle Montagne Rocciose. La malattia è prevalentemente un fatto globale e riguarda l’intera popolazione mondiale. A volte si esperiscono tentativi per recintarla entro i confini nazionali (mal francese, febbre spagnola, variante indiana), come se per attribuzione di cittadinanza si volesse rimanerne immuni. Le considerazioni sull’origine di alcune malattie ci serviranno come punto di partenza per analizzare meccanismi linguistici adoperati per descrivere l’esperienza di malattia. Ulteriormente in chiave comparativa si presentano significati traslati funzionanti nella lingua comune in italiano e polacco. Nel presente articolo si analizza se la comune esperienza di malattia trovi forme analogiche di espressione in diverse lingue.
Wydawnictwo Uniwersytetu Jana Kochanowskiego w Kielcach
Studia Filologiczne Uniwersytetu Jana Kochanowskiego
14 lut 2023
https://bibliotekacyfrowa.ujk.edu.pl/publication/4735
Nazwa wydania | Data |
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